APPLE WATCH Edition Rosso

APPLE WATCH Edition Rosso               Cassa 38 mm Oro giallo 18 carati Vetro in cristallo di zaffiro Display Retina Fondo in ceramica Cinturino Sport Pelle rossa Fibbia in oro giallo 18 carati  ...
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Windows sul Mac senza usare il SuperDrive

Windows sul Mac senza usare il SuperDrive Windows da ISO sul Mac senza usare il SuperDrive Esordire su questo sito con una guida per l’installazione di Windows su hardware Apple, non depone certo a favore di chi scrive, mi rendo conto. Tuttavia, se considerate nell’ottica dell’assistenza agli utenti Mac in difficoltà, per i quali iMaccanici rimane un’impagabile risorsa, sono certo che perfino le motivazioni di questo scritto risulteranno più comprensibili. Mi preme invitare coloro che si apprestano alla lettura di questo articolo a non lasciarsi intimidire dalla lunghezza del procedimento, poiché non tutte le fasi sono necessarie ad ogni computer; ci sono, però, dei Mac più difficili di altri, più recalcitranti verso i sistemi operativi di Miscrosoft (come biasimarli?), i quali necessitano di maggiori attenzioni, per farsi persuadere. E’ a questi esemplari, uno dei quali si è rivelato essere in mio possesso, che si rivolge la procedura completa e gli sforzi di tutti coloro che hanno contribuito ad assemblarla, direttamente o indirettamente. L’origine della questione, come già emerso anche nel forum (vedi discussione Bootcamp su Yosemite), risiede nella facoltà negata dall’utility di OS X, alle macchine dotate di lettore/masterizzatore interno, di installare Windows via USB, concedendo questa opzione ai soli modelli non equipaggiati di unità ottica; si tratta di una distinzione che costituisce un impedimento per tutti i possessori di Mac il cui SuperDrive non è più efficiente o è stato sostituito da una seconda unità di archiviazione. Come ampiamente spiegato da molti siti in rete, la possibilità di aggirare il controllo che determina se si tratti o meno di un modello compatibile con l’installazione da immagine ISO, esiste: essa si realizza modificando il file interno a Boot Camp Info.plist, che, sostanzialmente, è un elenco di modelli e versioni per i quali è previsto che si possano applicare o meno determinate scelte. Non è certamente questo l’ostacolo più impegnativo da sormontare, altri si frapporranno tra l’utente e la possibilità del multi-boot, ma da qui si comincia. La modalità di intervento è spiegata in più tutorial, che risultano grosso modo simili, ma, almeno per la mia esperienza personale, non tutti sono stati scritti con la stessa accuratezza; alcuni passaggi non sufficientemente illustrati possono compromettere il funzionamento dell’utility, impedendone l’apertura. Vi segnalo, in merito, un paio di discussioni in cui è possibile seguire la spiegazione; non sono migliori di altre, ma si tratta di quelle nelle quali mi sono imbattuto durante le mie ricerche e che mi hanno fornito elementi utili alla...
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Mac Mini, ora configurabile con Fusion Drive da 2TB

Mac Mini, ora configurabile con Fusion Drive da 2TB Sull’Apple Store Online il Mac Mini nella versione da 2.8GHz, può ora essere ordinato scegliendo per l’archiviazione Fusion Drive da 1TB, Fusion Drive da 2TB, unità flash PCIe da 256GB, 512GB o 1TB. L’ultimo Mac Mini presentato a ottobre dello scorso anno, sullo store online Apple non offriva fino a poco tempo fa la possibilità di essere configurato direttamente con un drive da 2TB. Il sito 9to5Mac fa notare che questa opzione è ora disponibile e il più piccolo desktop della Mela, nella versione da 2.8GHz, può essere ordinatoscegliendo per l’archiviazione tra: Fusion Drive da 1TB, Fusion Drive da 2TB, unità flash PCIe da 256GB, 512GB o 1TB. Le altre opzioni sono quelle solite: è possibile configurare il processore scegliendo tra Intel Core i5 dual-core a 2,8GHz e Intel Core i7 dual-core a 3,0GHz, 8GB o 16GB di RAM (fondamentale scegliere bene in fase di ordine essendo questa saldata). Il Mac Mini con i5 dual-core a 2,8GHz e Fusion Drive da 1TB è venduto a 1019,00 euro IVA compresa. Il Fusion Drive, lo ricordiamo, combina una veloce unità di archiviazione flash da 128GB con un disco rigido tradizionale. Il sistea sposta automaticamente e dinamicamente nella memoria flash i file usati più spesso, migliorando la rapidità di accesso....
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OS X 10.10.3 supporta nativamente il doppio fattore di autenticazione Google

OS X 10.10.3 supporta nativamente il doppio fattore di autenticazione Google Con OS X 10.10.3 gli utenti Mac potranno utilizzare più comodamente il doppio fattore di autenticazione per fare log in sul loro account Google La nuova versione beta di OS X 10.10.3 introduce un nuovo pannello di controllo sui Mac per autenticarsi con il proprio account Google per chi fa uso del più sicuro doppio fattore di identificazione e cha ha anche la necessità di inserire oltre alla classica password anche un numero identificativo, inviato via SMS o via app. Attualmente il log in su Mac non consente di inserire questo secondo numero di identificazione, ma richiede piuttosto l’inserimento di una specifica password per applicazioni. Per creare queste applicazioni solitamente è richiesto un procedimento non esattamente immediato e per nulla comodo. Come invece riportato da 9to5Mac, su segnalazione dello sviluppatore Jonathan Wight, con OS X 10.10.3 apparirà anche un nuovo box dove sarà possibile inserire il proprio numero identificativo per tutti gli utenti che sfruttano il doppio fattore di autenticazione per il loro account di Google. Questo riguarderà dunque tutte le applicazioni e servizi Google che possono essere gestiti da Mac, quindi Gmail, Google Calendar e Contatti. Sicuramente si tratta di un passo in aventi che potrebbe anticipare la stessa modifica anche su iOS, che attualmente richiede anch’esso l’inserimento della password specifica per le app. L’aggiornamento per OS X 10.10.3 dovrebbe arrivare su tutti Mac compatibili a partire dalla prossima primavera.  ...
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Cos’è l’SMTP autenticato?

Cos’è l’SMTP autenticato?   Cos’è l’SMTP autenticato? Per SMTP si intende Simple Mail Transfer Protocol (SMTP), ovvero il protocollo standard per la trasmissione via internet di e-mail. Con l’SMTP autenticato è possibile inviare email tramite il proprio client di posta elettronica (Outlook, Thunderbird, Mail, ecc) senza dover mai cambiare le impostazioni della posta in uscita, a prescindere dal provider utilizzato. Può quindi essere utile per chi si sposta spesso cambiando il provider internet, anche semplicemente passando dall’ufficio alla propria abitazione. Come per la posta in entrata con il server mail POP3, con l’SMTP autenticato si dovrà inserire nelle opzioni di configurazioni del client uno username con password per il relativo indirizzo di posta elettronica. Generalmente alle offerte di SMTP autenticato, sono abbinate le opzioni di accesso mediante autenticazione e filtro antivirus e antispam per le email in uscita. Verificate che tra le offerte del vostro hosting provider sia presente SMTP autenticato....
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